Oggi 22 dicembre verrà celebrata la Giornata nazionale dei tecnici sanitari di laboratorio biomedico (TSLB), indetta dalla Commissione di albo nazionale riunitasi ieri a Roma, in occasione della presentazione ufficiale del nuovo codice deontologico aggiornato e che è stata fissata d’ora in avanti sempre il 22 dicembre, giorno in cui, nel 1964, venne istituita l’associazione nazionale.
Un’occasione per far sì che la professione TSLB parli un po’ di sé con i pazienti, gli utenti dei servizi territoriali, gli anziani, con gli altri professionisti della sanità e i giovani che si accingono a intraprendere questo percorso professionale, tanto più in questi anni di pandemia da SARS-CoV-2 in cui il lavoro dei TSLB, insieme a quello dei biologi e dei medici, è stato e continua ad essere determinante con i nuovi ritmi di lavoro h24 imposti dalla processazione dei tamponi e dal sequenziamento delle varianti, oltre a tutto quello che già viene effettuato nell’attività routinaria extra-Covid.
Sono trascorsi circa tre anni dalla legge sul riordino delle professioni sanitarie, da cui è derivata la nuova denominazione di Federazione nazionale Ordini dei Tecnici sanitari di radiologia medica, delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM PSTRP), in rappresentanza di ben 19 professioni sanitarie e 61 Ordini provinciali e interprovinciali. Oggi ci sono l’Ordine, le Commissioni di albo, le società scientifiche che rappresentano il lavoro dei TSLB, un cerchio che si chiude e a cui sono arrivati anche i saluti del ministro della Salute Roberto Speranza: “Da sempre – ha detto – i tecnici sanitari di laboratorio svolgono una funzione fondamentale, la cui importanza è oggi ancora più evidente per il lavoro prezioso e incessante in cui sono stati chiamati a causa della pandemia”.